Ripristino lessicale? ma anche no…esageriamo!!

ciao donne e uomini!

E’ da poco scomparso un grande dell’ironia, comicità ed esagerazione, che portava all’esasperazione certe situazioni che  purtroppo anche al  giorno d’oggi esistono e non sono tanto lontane dalla realtà, il ns Fantozzi se n’è andato e con lui un’icona che non avrà mai uguali, perchè intendiamoci, di Fantozzi ce n’è uno, tutti gli altri ne han 31 (cm) ahh ahh!

In suo onore ho preparato un po’ di parole toscane che si usano, sono parole buffe e delineano dei personaggi strani, caricature come era, proprio lui, il Ragioniere.

1) È (sei) un “grave”!
2) “Evapora!”
3) Non “bacare”!
4) Di fòri come una terrazza (balcone).

1) “Sei un grave!”
In uso dalla metà degli anni ’80 e concepito nel mio quartiere, il glorioso Campo di Marte, il termine “grave”, affiancato ad una persona, solitamente di sesso maschile, mira a distruggerne la credibilità, da qualunque punto di vista: abbigliamento, modi di fare, scarsa empatia col prossimo, scarsa capacitá seduttiva, goffaggine e così via.

“Sei un grave!” è la contrazione di “sei un caso grave!”; si può dunque affermare che abbia un fondamento logico e pertanto, dal momento che inoltre rende perfettamente l’idea, è accettato  e quindi si può dire.

2)”Evapora!”
Conciso, immediato e diretto, l’imperativo “evapora!” rappresenta una variante più fine del vecchio, ma sempre valido “levati dai coglioni!”, con la differenza che in quest’ultimo caso la richiesta, per quanto perentoria, può avere una durata limitata nel tempo, mentre nel primo è di andar via senza fare ritorno, di volatilizzarsi, appunto.
Ritenuto assolutamente valido .

3)”Non bacare!”
Altra intimazione anni ’80, “non bacare!” è una richiesta leggera, alternativa a “non mi rompere le palle!” (Per esempio, può dirlo un figlio alla madre, dopo aver ricevuto numerose raccomandazioni).
Da sempre, i bachi, siano essi indesiderati ospiti dell’intestino o di un frutto, rappresentano qualcosa di sgradito, come appunto una raccomandazione o similari e
seppur oggi rivalutati come garanti di genuinità (grazie alle coltivazioni “artificiali” che ci scodellano in tavola frutti esteticamente da favola, che non ne presentano mai uno), continuano però a non essere benvoluti dalle masse.
Ammesso .

4) Di fòri come una terrazza.
Assolutamente perfetto. Le terrazze (o i balconi) nascono per essere esterni e quindi, stanno fòri.
Sempre.
Come molte persone, che sembrano aver ormai perso ogni contatto con la realtà. Perfettamente circostanziato, rende benissimo l’idea ed è secondo soltanto al più dotto  “Esostante”!

A presto!

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